Occhi di Santa Lucia



Il 13 dicembre è una data da ricordare per la tradizione natalizia campana e non solo. Si festeggia Santa Lucia, una santa molto conosciuta, la quale dà inizio ufficialmente ai festeggiamenti per il Natale soprattutto per i bambini. Secondo la tradizione, infatti, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, la Santa attraverserebbe le vie dei borghi e delle città, in compagnia del suo asinello, lasciando doni per i bambini sulla soglia della porta. È uso che i bambini indirizzino alla santa una letterina e, la notte dell’arrivo, preparino sul davanzale della finestra del cibo, sia per Lei che per il suo asinello. Guai però ad aspettare alla finestra: la Santa si farà attendere, senza manifestarsi e senza lasciare alcun presente! 

Come da tradizione, si preparano dei tarallini a base di olio d'oliva e farina che vengono poi immersi nel naspro, una glassa a base di zucchero e limone. Vengono chiamati "Occhi di Santa Lucia" per onorare il miracolo degli occhi.

Una tradizione che vive ancora oggi e che a mio modo cerco di portare avanti, attraverso ciò che mia nonna mi ha tramandato è quella delle Calende; le Calende cominciano dal 13 dicembre fino ad arrivare al 6 gennaio. In questo lasso di tempo è possibile "prevedere" il clima dell'anno venturo.

Vediamo insieme come si preparano gli Occhi:

Per 40/45 tarallini:

-500 g di farina 0

-120 ml di olio d'oliva extravergine biologico (io ho utilizzato un olio prodotto nel Cilento)

-125 ml di vino bianco secco 

-1 pizzico di sale 

Per il naspro:

-400 g di zucchero a velo 

-il succo di mezzo limone biologico (io ho utilizzato quello dell'Azienda Agricola Iolanda Busillo della Piana del Sele)


Impastate bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto compatto e liscio. Se possedete una planetaria potete impastare per 10 minuti a velocità media. Fate riposare l'impasto per 30 minuti avvolto nella pellicola. Dividete l'impasto in panetti da 20 g l'uno, stendete il panetto a fusillo poi congiungete le due estremità per creare il tarallo. Preriscaldate il forno a 180°, sistemate i taralli su carta forno e infornate per 25 minuti. Non preoccupatevi se non saranno dorati, la cottura eccessiva rischierebbe di far indurire troppo i taralli. Preparate il naspro unendo gli ingredienti: deve presentarsi morbido ma non liquido (se così fosse aggiungete ancora zucchero a velo). Una volta freddi, glassate i taralli e fate asciugare a temperatura ambiente fin quando la glassa non si sarà solidificata.

Potete conservare i taralli in un contenitore ermetico anche per 10 giorni.










 

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